La Medaglia Miracolosa |
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Alle undici e mezzo mi sento chiamare per nome: "Suor Laboure'! Suor Laboure'!" Svegliatami, guardo dalla parte dove veniva la voce, che era dal lato del passaggio del letto, tiro la cortina e vedo un Fanciullo vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, il quale mi dice: " Vieni in cappella; la Madonna ti aspetta". Mi venne subito in mente: Mi sentiranno! Ma quel Fanciullino e' pronto a rispondermi: "Stai tranquilla: sono le undici e mezzo e tutti dormono profondamente. Vieni che ti aspetto". Il Fanciullo mi condusse nel presbiterio accanto alla poltrona del Signore Direttore, dove io mi posi in ginocchio, mentre il Fanciullino rimase tutto il tempo in piedi. Parendomi il tempo troppo lungo, ogni tanto guardavo per timore che le suore vegliatrici passassero dalla tribuna. Finalmente giunse il sospirato momento. Il Fanciullino mi avverti', dicendomi: "Ecco la Madonna, eccola!" Sentii un rumore come il fruscio di vesti di seta venire dalla parte della tribuna, presso il quadro di San Giuseppe, e vidi la Santissima Vergine che venne a posarsi sui gradini dell'altare dal lato del Vangelo. Era la Santissima Vergine, ma tutta simile a Sant'Anna, solo il volto non era lo stesso. Io ero incerta se si trattasse della Madonna. Ma il Fanciullino che era li' mi disse: "Ecco la Madonna!" Dire cio' che provai in quel momento e cio' che succedeva in me, mi sarebbe impossibile. Mi sembrava di non riconoscere la Madonna. Quel Fanciullino mi parlo' allora non piu' con voce di bambino, ma d'uomo alto e robusto, e disse parole forti. Io, guardando la Santissima Vergine, spiccai allora un salto verso di Lei, ed inginocchiandomi sui gradini dell'altare, appoggiai le mani sulle ginocchia di Maria... Fu quello il momento piu' dolce della mia vita. Dire tutto cio' che provai mi sarebbe impossibile. La Madonna mi spiego' come dovevo comportarmi col mio direttore e parecchie cose che non debbo dire; mi insegno' il modo di regolarmi nelle mie pene e mostrandomi con la sinistra i piedi dell'altare, mi disse di andarmi a gettare ai piedi dell'altare ad espandervi il mio cuore, aggiungendo che cola' io avrei ricevuto tutti i conforti a me necessari. “Figlia mia - mi disse la Madonna - Dio vuole affidarti una missione. Avrai molto da soffrire, ma soffrirai volentieri, pensando che si tratta della gloria di Dio. Avrai la grazia; dì tutto quanto in te succede, con semplicità e confidenza. Vedrai certe cose, sarai ispirata nelle vostre orazioni, rendine conto a chi é incaricato dell'anima tua...”. Quanto tempo restassi con la Madonna, non saprei dire: tutto quello che so è che, dopo di avermi lungamente parlato, se ne andò scomparendo come ombra che svanisce, dirigendosi verso la tribuna, per quella parte da cui era venuta. Alzatami dai gradini dell'altare, rividi il Fanciullino al posto dove l'avevo lasciato, il quale mi disse: "E' partita!". Rifacemmo lo stesso cammino, trovando sempre tutti i lumi accesi e tenendosi quel Bambino sempre alla mia sinistra. Credo che quel bambino fosse il mio Angelo custode, resosi visibile per farmi vedere la Madonna; io infatti l'avevo molto pregato di ottenermi un tal favore. Era vestito di bianco e portava con se' una luce miracolosa, ossia era sfolgorante di luce, dell'eta' dai quattro ai cinque anni. Tornata a letto, sentii suonare le due e non ripresi più il sonno”. Il 27 novembre 1830, che capitava il sabato antecedente la prima domenica di avvento, alle cinque e mezzo di sera, facendo la meditazione in profondo silenzio, mi parve di sentire dal lato destro della cappella, un rumore come il fruscio di una veste di seta. Avendo volto lo sguardo a quel lato, vidi la Santissima Vergine all'altezza del quadro di San Giuseppe. La sua statura era media e la sua bellezza tale che mi e' impossibile descriverla. Stava in piedi, la sua veste era di seta e di color bianco-aurora, fatta, come si dice, "a' la vierge" (alla vergine), cioe' accollata con le maniche lisce. Dal capo le scendeva un velo bianco sino ai piedi. Aveva i capelli spartiti e una specie di cuffia con un merletto di circa tre centimetri di larghezza, leggermente appoggiato sui capelli. Il viso era abbastanza scoperto; i piedi poggiavano sopra un globo, o meglio, sopra un mezzo globo, o almeno io non ne vidi che una meta' (piu' tardi la Santa confessera' di aver visto sotto i piedi della Vergine anche un serpente color verdastro chiazzato di giallo). Le sue mani, elevate all'altezza della cintura, mantenevano in modo naturale un altro globo piu' piccolo che rappresentava l'universo. Ella aveva gli occhi rivolti al cielo e il suo volto divento' risplendente, mentre presentava il globo a nostro Signore. Tutto ad un tratto le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di pietre preziose, le une piu' belle delle altre, le une piu' grosse e le altre piu' piccole, le quali gettavano dei raggi gli uni piu' belli degli altri: questi raggi partivano dalle pietre preziose; le piu' grosse gettavano raggi piu' grandi e le piu' piccole raggi meno grandi, sicche' tutta se ne riempiva la parte inferiore, e io non vedo piu' i suoi piedi... Mentre io ero intenta a contemplarla, la Santissima Vergine abbasso' gli occhi verso di me e intesi una voce che mi disse queste parole: "Questo globo che vedi rappresenta tutto il mondo, in particolare la Francia ed ogni singola persona...". Io qui non so ridire cio' che provai e cio' che vidi, la bellezza e lo splendore dei raggi cosi' sfolgoranti!... E la Vergine Santissima aggiunse: "Sono il simbolo delle grazie che io spargo sulle persone che me le domandano", facendomi cosi' comprendere quanto e' dolce pregare la Santissima Vergine e quanto ella e' generosa con le persone che La pregano; quante grazie ella accorda alle persone che gliele cercano e quale gioia elle prova nel concederle. In quel momento, io ero e non ero... non so... io godevo. Ed ecco formarsi intorno alla Santissima Vergine un quadro alquanto ovale, sul quale in alto, a modo di semicerchio dalla mano destra alla sinistra di Maria si leggevano queste parole scritte a lettere d'oro: "O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te". Allora si fece sentire una voce che mi disse: "Fai, fai coniare una medaglia su questo modello; tutte le persone che la porteranno, riceveranno grandi grazie specialmente portandola al collo; le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia". All'istante mi parve che il quadro si voltasse ed io vidi il rovescio della Medaglia. Vi era la lettera "M" (iniziale del nome di Maria) sormontata da una croce senza crocifisso che aveva come base la lettera "l" (iniziale del nome Iesus, Gesu'). Piu' sotto poi vi erano due cuori, uno circondato da spine (quello di Gesu'), l'altro trapassato da una spada (quello di Maria). Dodici stelle infine circondavano il tutto. Poi tutto disparve, come qualcosa che si spegne ed io sono rimasta ripiena non so di che, di buoni sentimenti, di gioia, di consolazione". La medaglia dell'Immacolata, coniata nel 1832, fu denominata dal popolo stesso Medaglia Miracolosa per eccellenza, per il gran numero di grazie spirituali e materiali ottenute per intercessione di Maria.
DOVE TROVARE LA MEDAGLIA MIRACOLOSA: - Santuari, Chiese.
CORONCINA ALL'IMMACOLATA(per chiedere qualche grazia) 1) O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa, che, mossa a pietà dalle nostre miserie, scendesti dal cielo per mostrarci quanta cura prendi alle nostre pene e quanto ti adoperi per allontanare da noi i castighi di Dio e ottenerci le sue grazie, soccorrici in questa presente nostra necessità e concedici le grazie che ti domandiamo. Ave Maria 2) O Vergine Immacolata, che ci hai fatto dono della tua Medaglia, quale rimedio a tanti mali spirituali e corporali che ci affliggono, come difesa delle anime, medicina dei corpi e conforto di tutti i miseri, ecco che noi la stringiamo riconoscenti sul nostro cuore e ti domandiamo per essa di esaudire la nostra preghiera. Ave Maria 3) O Vergine Immacolata, che hai promesso grandi grazie ai devoti della tua Medaglia, se ti avessero invocato con la giaculatoria da Te insegnata, noi, pieni di fiducia nella Tua parola, ricorriamo a Te e Ti domandiamo, per a Tua Immacolata Concezione, la grazia di cui abbiamo bisogno. Ave Maria Preghiera finale Ricordati, o Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo che qualcuno sia ricorso alla Tua clemenza, abbia implorato il Tuo aiuto, chiesto la Tua protezione e sia stato da Te abbandonato. Animato anche io da tale confidenza, a Te ricorro, Vergine delle Vergini, e con le lacrime, benchè peccatore, mi prostro ai Tuoi piedi domandare pietà. Ti prego, o Madre di Gesù, di accogliere benigna la mia supplica e di esaudirmi. Amen Salve Regina...
Novena Perpetua O Vergine Immacolata, - Madre di Dio e Madre nostra, - con la più viva fiducia nella tua potente intercessione, - tante volte manifestata per mezzo della tua Medaglia, - umilmente ti supplichiamo di volerci ottenere le grazie - che con questa Novena ti chiediamo. (Breve pausa per formulare in silenzio le proprie richieste) O Madonna della Medaglia Miracolosa, che sei apparsa a S. Caterina Labouré, nell'atteggiamento di Mediatrice del mondo intero e di ogni anima in particolare, noi mettiamo nelle tue mani. e affidiamo al tuo cuore le nostre suppliche. Degnati di presentarle al tuo Divin Figlio ed esaudirle, se esse sono conformi alla Divina Volontà e utili alle anime nostre. E, dopo aver innalzato verso Dio le tue mani supplichevoli, abbassale su di noi e avvolgici coi raggi delle tue grazie, illuminando le nostre menti, purificando i nostri cuori, affinché da te guidati, raggiungiamo un giorno la beata eternità. Amen. PREGHIERA FINALE Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai sentito dire che alcuno abbia fatto ricorso al tuo patrocinio, implorato il tuo aiuto, chiesto la tua protezione e sia stato abbandonato. Animato da questa fiducia, anch'io ricorro a te o Madre, Vergine delle Vergini, a te vengo e, pentito, mi prostro davanti a te. Non respingere, o Madre dei Verbo, la mia supplica, ma ascolta benigna ed esaudiscimi. Amen.
Supplica alla Vergine della Medaglia Miracolosa Da recitarsi alle 17 del 27 Novembre, festa della Medaglia, in ogni 27 del mese, ed in ogni urgente necessità. |